Crateri Silvestri dell’Etna: storia, curiosità e come visitarli 

I Crateri Silvestri (o Monti Silvestri) sono due coni vulcanici situati a nord di Nicolosi, a circa 1.900 m di quota, ai piedi del versante sud-orientale dell’Etna. Questi coni monogenici – il Silvestri inferiore e il superiore – si formarono durante l’eruzione laterale del 1892, durata circa 173 giorni. Essa iniziò il 9 luglio con un sistema di cinque crateri (“bottoniera”) tra i 2.025 e i 1.800 m, dagli effetti particolarmente estesi sul versante sud dell’Etna.

Un omaggio al vulcanologo Orazio Silvestri

I due crateri principali furono ufficialmente dedicati a Orazio Silvestri, vulcanologo e figura di primo piano nell’Osservatorio Etneo,presidente del CAI di Catania.
Originario di Firenze, è stato uno dei principali pionieri della vulcanologia italiana. Tornato a Catania nel 1863 come professore di Chimica Generale all’Università, fu immediatamente affascinato dall’Etna, tanto da dedicarvi la propria carriera scientifica.

Nel 1865, spinto dall’interesse maturato dopo l’eruzione dei Monti Sartorius, iniziò a elaborare l’idea di creare un osservatorio vulcanologico sull’Etna. Sebbene il progetto originale fallì, Silvestri continuò la sua attività e, nel 1885, divenne direttore del Regio Istituto Vulcanologico dell’Etna.

Esplora i Crateri Silvestri tra natura e cultura

I Crateri Silvestri si trovano lungo la SP 92, tra Nicolosi e il Rifugio Sapienza – zona centrale per i visitatori, offrendo facilità di accesso tramite funivia, sentieri escursionistici e parcheggi.

L’area è diventata una delle mete più note del Parco dell’Etna, grazie alla vicinanza a rifugi, punti panoramici e sentieri adatti a famiglie e appassionati.

Ai Crateri Silvestri sono stati girati videoclip musicali come “Staring at the Sun” di Mika e “Violet Hill” dei Coldplay, associati all’esperienza visiva dentro il paesaggio lavico per una cornice emozionale più che da set certificato.

I Crateri Silvestri offrono natura, geologia, escursionismo leggero, cultura e panorami unici: un vero condensato dell’Etna in formato accessibile. Ideali come tappa introduttiva per chi vuole “toccare con mano” il vulcano, anche con poco tempo o senza attrezzatura da trekking avanzato.


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