Osservatorio Astrofisico Etna di Serra La Nave: tra ricerca e divulgazione scientifica 

L’Osservatorio Astrofisico di Serra La Nave, ufficialmente noto come sede “Mario Girolamo Fracastoro” dell’INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania, è situato a 1725 metri di altitudine sul versante sud dell’Etna, nel comune di Ragalna (CT). Inaugurato nel 1966, rappresenta una delle strutture osservative più alte d’Italia, immersa in un contesto naturale unico, caratterizzato da boschi di querce, castagni, faggi e betulle, tipici del Parco dell’Etna.

La storia dell’astronomia sull’Etna risale al 1876, quando l’astronomo Pietro Tacchini propose la costruzione di un osservatorio dedicato a Vincenzo Bellini, situato a 2941 metri di quota. Questa struttura, operativa fino al 1925, fu distrutta da una colata lavica nel 1971. Negli anni ’60, grazie all’impegno del prof. Mario Girolamo Fracastoro, fu realizzata la sede attuale di Serra La Nave, destinata alla ricerca in fisica stellare.

Strumentazione all’avanguardia: il telescopio ASTRI-Horn

L’osservatorio è dotato di telescopi professionali, tra cui spicca il prototipo ASTRI-Horn, dedicato all’astronomo Guido Horn D’Arturo. Questo telescopio è parte del progetto internazionale CTA (Cherenkov Telescope Array), che mira allo studio delle sorgenti di raggi gamma di altissima energia. Grazie alla sua elevata sensibilità, ASTRI-Horn è utilizzato anche per misure “radiografiche” dell’Etna, in collaborazione con l’INGV di Catania, sfruttando la luce Cherenkov prodotta dai muoni che attraversano il cono vulcanico.

Divulgazione scientifica e accessibilità

Oltre alla ricerca, l’osservatorio svolge un’intensa attività di divulgazione scientifica. Ogni anno, circa 3500 visitatori partecipano a visite guidate da astronomi professionisti. Le visite serali includono l’osservazione al telescopio di oggetti celesti come la Luna, pianeti, nebulose e ammassi stellari, oltre a osservazioni a occhio nudo del cielo stellato. Sono organizzate anche visite diurne dedicate all’osservazione del Sole e serate tematiche in occasione di eventi astronomici particolari. L’osservatorio è accessibile anche a persone con disabilità motorie.

Collaborazioni e impatto internazionale

L’osservatorio collabora con diverse istituzioni scientifiche, tra cui l’INFN, per progetti di ricerca avanzata. Ad esempio, il telescopio ASTRI-Horn è parte del progetto CTA, che coinvolge oltre 30 nazioni, e rappresenta un successo dell’ingegno e della capacità di progetto e sviluppo italiana.

L’Osservatorio Astrofisico di Serra La Nave rappresenta un punto di riferimento per la ricerca astronomica e la divulgazione scientifica in Italia. La sua posizione privilegiata sull’Etna, la strumentazione all’avanguardia e l’impegno nella formazione e nell’accessibilità lo rendono un luogo unico per l’osservazione del cielo e la comprensione dell’universo.

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